Gli strumenti a fiato e l’igiene orale

Esistono alcune professioni che fanno importante uso delle labbra e della bocca: in questo articolo non parleremo dei “buongustai”, ma piuttosto dei musicisti che usano strumenti a fiato, quindi dal flauto alla tromba passando per clarinetto ed ottoni.

Non se ne parla facilmente, anche perché è da sempre un argomento sostanzialmente trascurato dalla letteratura scientifica che raramente ha indagato, eppure il rischio di contaminazione da batteri potenzialmente patogeni portati dal contatto con alcune parti degli strumenti a fiato (soprattutto la parte alta e le imboccature) è elevato.

Strumenti a fiato ed igiene orale - Studio dentistico Di Salvo

Oltre ai rischi microbici, lo studio prolungato può portare ad altre problematiche come protrusione mandibolare, malocclusione e mal posizione, disturbi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e problemi ai tessuti molli della bocca.

Significa che i dentisti raccomandano di non suonare mai gli strumenti a fiato? Assolutamente no! Cosa sarebbe un’orchestra senza i fiati?

Dentisti ed igienisti suggeriscono norme di igiene generale quali la pulizia generale dello strumento e delle ance (che non devono mai essere condivise), aiutandosi anche con scovolini e panni, da associare a trattamenti igienizzati almeno una volta a settimana. Ad esempio, sarebbe utile immergere l’imboccatura dello strumento nel colluttorio alla clorexidina 0,2% per 1-5 minuti; è eventualmente utile usare anche scovolini piccoli per raggiungere i punti più stretti delle imboccature.

Un controllo periodico dal dentista o dall’igienista è sempre e comunque raccomandato per diagnosticare e trattare auspicabilmente sul nascere problematiche e patologie del cavo orale e dei tessuti molli.

 

Riferimenti bibliografici: di E. Steffan, R. Vinci, A. R. Ferreri – Protocollo di mantenimento igienico per gli strumenti a fiato – Rivista italiana di Igiene dentale Anno XIV, n. 1, gen-feb 2018.